È una storia di quattro generazioni quella del Molino Bardazzi in Toscana, e Marco ne è oggi il portavoce.
“La nostra vocazione – spiega - è cercare sempre il miglior grano, e dopo di che lavorarlo a pietra in maniera rispettosa”. La cura della materia prima, dunque, è all’origine di tutto il lavoro del molino.
D’altra parte anche la tecnologia è importante per la produzione della farina, ma è altrettanto necessario conservare degli usi antichi nel processo produttivo. Sinteticamente, modernità e antichità convivono da Bardazzi: si legano e si evolvono.
Per Marco che, come la Fondazione Accademia del Panino Italiano, ama il contatto con la sua terra e con il suo prodotto, continuare la tradizione dei suoi avi è importante, avendo sempre nell’orizzonte l’idea di educare il consumatore al culto del buon cibo prodotto in casa.
Infatti, racconta, “le mie nonne erano massaie fatte e finite e da loro ho imparato tanto, ma anche mio padre mi ha insegnato a mangiare bene e, soprattutto, con coscienza”.
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